“Essendo una caratteristica emergente dell’ordine sistemico, l’amore cresce, circola e fiorisce solo in presenza di un equilibrio sistemico. Qualsiasi tentativo di compensare uno squilibrio aumentando l’apporto di amore è destinato a fallire. L’amore non cerca di cambiare nulla, come un seme non cerca di cambiare il terreno fertile in cui è stato piantato. L’amore si sviluppa tra esseri umani ed ha per noi un ruolo essenziale, ma non può influenzare il sistema superiore che gli ha dato vita, e l’amore che proviamo l’uno per l’altro gioca un ruolo di secondo piano nel vasto universo delle galassie e delle stelle.”
~Bert Hellinger
Con questo breve e limitato articolo, vorrei condividere alcune mie riflessioni su un vasto tema che ci riguarda tutti; l'entrare in relazione con l'altro. Scelgo di condividerlo proprio oggi, in questo giorno, per ricordare che l'amore definito romantico è un prodotto della società e della cultura occidentale ereditato dal "romanzo ottocentesco", dai romanzi rosa e dalle canzoni d'amore, da non confondere con il principio dell'Amore Intelligente (Anima) di cui la comprensione è il primo passo per arrivare a sperimentare l'Amore.
Ho la possibilità, di incontrare ogni giorno, soprattutto donne, che portano in consulenza il tema della relazione, uno dei temi più sentiti e importanti per noi esseri umani; siete d'accordo? L’entrare in relazione con l’altro, il creare un rapporto, il far esperienza dell'incontro con l'altro per evolvere, a volte guarire antiche ferite, per ricordare... sono temi che ci connettono tutti quanti.
Più proseguo nel mio cammino di Ricerca Spirituale, più osservo che non possiamo prescindere dall’albero genealogico da cui proveniamo, lo portiamo letteralmente "con noi", come uno zainetto, lo portiamo ovunque; siamo il contesto sociale, familiare e sistemico in cui ci siamo incarnati, ma non siamo solo la storia dei genitori, siamo anche la storia dei nonni, dei bisnonni, degli zii, dei prozii e dei cugini…siamo un intreccio di vite e destini, e fino a che non portiamo Luce e chiarezza sul nostro passato, sulla nostra provenienza a volte sembra che tutto sia caotico e senza "un senso".
Quindi, date queste premesse, indagare dentro il proprio Albero Genealogico è una missione importante, a mio parere, uno tra gli strumenti più preziosi che in questi 8 anni ho e continuo a utilizzare e che oggi posso condividere anche con coloro che mi chiedono sostegno e guida.
Ma credo sia importante sottolineare che, non è consigliato diventare fanatici del lavoro sulle radici, perché come per ogni strumento di crescita, è consigliato trovare il punto di mezzo, un punto di equilibrio “tra due linee di forza”; tutto quello che nelle nostre vite alimenta eccesso di idealismo e devozione, fanatismo o da troppa importanza, è destinato a disgregarsi e a perdere tutto il valore che fino a poco tempo prima ricopriva…quindi è consigliato entrare, scoprire, conoscere, ed eventualmente sanare, grazie all'aiuto di bravi terapeuti, i traumi ancora presenti nelle proprie radici, ma senza fretta, senza foga, evitando che diventi uno bisogno "consumistico", e spesso accettando il fatto che possiamo fare anni di costellazioni familiari e lavoro sulle radici senza che un dato problema si trasformi definitivamente, perche?
Perché ci sono tempi karmici e animici che non possono essere "modificati".
Tuttavia, siamo in momento cruciale per molti motivi...(come già è successo migliaia di volte sul pianeta terra) essendo parte del pianeta Terra, un grande essere che sta mutando, come risposta anche l'umanità sta subendo cambiamenti, oscillazioni e crisi di riorientamento; e oggi, forse più di ieri, affinché una relazione sentimentale possa procedere armoniosamente, è consigliato non dare nulla per scontato, essere pronti a grandi rinnovamenti, ricercare i modelli e i valori assorbiti dalla famiglia d’origine e sostituirne alcuni con altri che sono piuù affini alla vita di quella coppia specifica. Questo movimento non toglie rispetto alle rispettive famiglie d’origine. Anzi le onora e riconosce.
La scienza dei rapporti è la grande prova che torniamo ad un imparare, di vita in vita, l'umanita appartiene al 4' Regno di Natura e quindi noi siamo governati dal 4' Raggio, il Signore dell'Armonia Tramite conflitto, per lungo tempo si manifesta solo attraverso lotta e guerra senza alcun risultato positivo, ma quando si risveglia nell'uomo la qualita armonica del quarto Raggio, compare la capacità di salire in un punto più alto e di vedere i due opposti con l’occhio dell'Anima, il conflitto può essere composto in una sintesi che produce la nascita di un terzo termine superiore che contiene in sé tutte e due i poli...
Torniamo in incarnazione anche con il compito di acquisire equilibrio, di saper trovare il giusto punto di mezzo tra i due poli, di non sentire più il conflitto ma i punti di contatto, e saper trovare il mezzo di fonderli in un livello più elevato...è una meta che prima o poi saremo chiamati a manifestare!
“Amarsi è avere un progetto comune. Anche se si è parlato tanto della ricchezza che si vive nell’unire in una relazione tradizioni, culture, abitudini e storie differenti, della libertà che una coppia sperimenta, come individui, nel mantenere ciascuno la propria unicità, è indispensabile che due amanti sviluppino con entusiasmo e dedizione un progetto comune. Credere in qualcosa che si aspira realizzare insieme, cullare un intento, raggiungere i propri obiettivi di coppia e misurarsi sulla fiducia reciproca che questo comporta, è di vitale importanza. Una relazione che non conosce il desiderio di inseguire il medesimo sogno, è svuotata dell’intensità che l’unione ha il potere di generare."*
“Due amanti attualizzano il loro amore e rinnovano, di tanto in tanto, la loro promessa.
Se crediamo che il Grande Mistero si risvegli ogni giorno negli occhi dell’amato/a, apportando nuovi scenari di crescita personale e spirituale, è necessario confermare e ricordare l’uno all’altro, di tanto in tanto, il proprio sentimento, il cammino che si vuole percorrere insieme e la gioia di farlo. Nell’attualizzare il nostro amore, nel comunicare all’altro l’impegno e l’allegria della relazione che si condivide, si nasconde un grande segreto, una potente medicina. La coppia potrà misurare e penetrare in tutti gli spazi fragili che possono minacciare il rapporto e, con rinnovata forza ed energia, riprendere il volo dell’intento. Gioirà nel ricordare il sapore delle antiche promesse e la passione dell’incontro, riconoscerà il potere del loro rapporto che sa vincere sul tempo, e focalizzerà sul desiderio di procedere insieme sul sentiero dell’amore."*
Secondo Bert Hellinger non esiste un unico vero partner; lui sostiene che è quasi impossibile trovare la donna o l’uomo "giusto". Trovare un partner con cui si sta bene è più che sufficiente. Spesso i due partner sono molto interconnessi. A volte si aggrappano l’un l’altro come bimbi ai genitori. Se soli si sentono persi. Questo non è uno stare insieme in modo sano.
Di seguito due esercizi dati da Bert Hellinger, sono semplici ma molto efficaci, hanno l'obiettivo di per alleggerire il campo energetico e di restituire tutte le proiezioni tra partner.
PRIMO ESERCIZIO:
Pronunciare vicendevolmente:
“Tuo padre è dietro di te, io sono solo il tuo compagno”
“Tua madre è dietro di te, io sono solo la tua compagna”
SECONDO ESERCIZIO:
Mi inchino davanti al mio compagno e dico: “rispetto te e il peso che porti, te lo lascio. Io sono solo la tua compagna.” L'uomo dice la stessa cosa alla donna.
Come impariamo l’amore?
Il primo amore è il desiderio della propria madre, e allora prima domanda che sorge spontanea è che rapporto hai con tua madre? Come è stata la relazione con tua madre quando eri piccola? Come è il vostro rapporto oggi? Se c'è stata un'idealizzazione della madre nessuno potrà essere come come lei (complesso di Edipo e Elettra), se c'è stata lotta e conflitto anche nella relazione si porteranno quelle qualità, se c'è stata una seprazione precoce sarà difficile stare nella relazione o trovarla. L’amore, inteso come relazione di coppia viene influenzato da come abbiamo "preso" nostra madre.
Il secondo amore è il padre, che rapporto hai avuto con papà? Poniti le stesse domande che ti sei posto sulla madre.
L’incontro tra due persone è l’incontro tra due destini, tra due sistemi che si attraggono, e non solo tra due individui, l’informazione di un sistema famiglia è speculare all’altro sistema famiglia, quando un sistema si stagna accade sempre qualcosa per farlo evolvere. Quali forze stanno entrando in atto nell’incontro con l’altro?
C’è un destino che ci conduce e non sappiamo per quanto tempo esso voglia che percorriamo una strada insieme, il destino è inteso come una forza più grande che ci guida e che ci vuole far fare consapevolezza. Le relazioni non sono romantiche, sono movimenti di vita e coscienza che vogliono farci crescere, evolvere, a volte entrare in relazione significa guarire ferite antichissime, ed evitando di entrarvi, si evita se stessi ed il processo di evoluzione che questo dolore vuole offrire a chi lo porta.
Amare significa affermare gli altri e non se stessi!
L'Amore è lasciare gli altri liberi di scegliere.
Il desiderio di possesso, di piacere e di felicità non è Amore.
Il desiderio di essere amati non è Amore.
Il sentimento esclusivo che esige contraccambio non è Amore.
Il vero Amore è una radiazione che fluisce spontaneamente in modo sereno, gioioso, lieto, che non chiede mai nulla ma che dà sempre ed offre agli altri questa meravigliosa vibrazione lasciandoli liberi.
L'Amore non è mai individuale, ma ha come meta e scopo il BENE e il MEGLIO per l'organismo nel quale siamo inseriti.
L'Amore è identificazione, unione, inclusione, fusione e comprensione di tutti in una VITA SOLA.**
Per concludere questo primo articolo ricordo che per far rifluire e risentire l'amore a volte è essenziale togliere le proiezioni dall'altro/a, e ricordare che tra partner siamo sullo stesso livello, abbiamo sempre 50% e 50% di responsabilità all'interno della relazione. (Gli esercizi condivisi prima sono un valido aiuto, oltre che un lavoro approfondito di costellazioni familiari)
Tutto quanto scritto riguarda solo le relazioni d'amore, tra fratelli è diverso, cosí come tra genitori e figli, ad esempio, i genitori sono più grandi dei figli, danno e i figli ricevono, i primogeniti hanno più diritto e dovere di coloro che vengono dopo, i primogeniti portano più peso della famiglia da risolvere, soprattutto se prima ci sono stati aborti o eventi traumatici, quando si é in coppia invece si é EQUIVALENTI entrambi dovrebbero imparare a dare e prendere allo stesso modo.
"Il vero amore non solo rispetta l'individualità della persona amata ma cerca di favorirla, anche a costo di doversene separare o perderla. Il fine ultimo della vita è sempre la crescita spirituale dell'individuo, il viaggio solitario verso vette che si possono scalare soltanto da soli. Ma non si può compiere questo viaggio senza l'aiuto di un valida unione. L'unione ha infatti il preciso scopo di favorire questo viaggio individuale. Ma, come sempre succede, quando si tratta di vero amore, i "sacrifici" fatti per favorire la crescita spirituale altrui conducono alla fine a una eguale o maggiore crescita spirituale di chi li compie. Ed è precisamente il ritorno dell'individuo alla relazione, dalle vette che ha scalato da solo che elevano quell'unione a nuove altezze. La crescita individuale e quella della relazione sono perciò interdipendenti, ma sul picco della crescita siamo inevitabilmente soli" ***
Con te, con Spirito di Bellezza!
buona riflessione e grazie per la lettura,
Federica
* Custode del fuoco sacro di Alessandra Comneo
**Amore e Sesso F.G. Varetto
*** Scott Peck
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